mercoledì 30 novembre 2011

Rete Disarmo al Senato: non modificate senza confronto la legge sull’export di armamenti

Una lettera aperta a tutti i capogruppo del Senato e ai componenti delle Commissioni Affari Esteri, Difesa e Politiche Comunitarie. E’ questa la strada scelta dalla Rete Italiana per il Disarmo e le sue aderenti (circa trenta organismi di varia natura che hanno scelto l’impegno per il controllo degli armamenti e per una prospettiva di disarmo) per chiedere al Senato di fermare l’ipotesi di una delega al Governo per la modifica della legge 185/90. Tale norma, da venti anni tra le più avanzate al mondo in tema di controllo del commercio di armi con alti principi di trasparenza, potrebbe essere modificata per effetto di un recepimento di norme comunitarie relative ai meccanismi di licenza all’export (la Direttiva 2009/43/CE relativa alla semplificazione dei trasferimenti di arma tra i Paesi dell’Unione Europea).


Nella lettera si legge come: “il Governo, per la prima volta, su una materia così delicata che riguarda la politica estera e di sicurezza del Paese, ha deciso di fare approvare al Parlamento una legge delega”. La Rete Italiana per il Disarmo, anche nei precedenti passaggi parlamentari di tale testo, ha sempre osteggiato questa ipotesi ritenendo che la riscrittura della legge 185/90 determinata da scelte Comunitarie ed effettuata senza confronto possa costituire un rischio, per come ora è definita, riguardo alla diminuzione dei controlli dei trasferimenti di armi e per la relativa trasparenza. Il testo inserito nella “Comunitaria” non contiene in modo definito e rigoroso i principi e i criteri direttivi che dovrebbero improntare la redazione del decreto legislativo conseguente, lasciando mano libera all’esecutivo e sottraendo la questione all’esame del Parlamento.


I Presidenti e Referenti delle organizzazioni della Rete che hanno sottoscritto la lettera sottolineano come “pur modificata nel 2003, l'attuale legge che regola l'export miliare italiano è nata di fatto come una una legge di iniziativa popolare: fortemente richiesta e sostenuta da un ampio movimento della società civile e dell’associazionismo laico e cattolico è stata promulgata dopo cinque anni di intenso confronto parlamentare lungo due legislature”.


Da queste considerazioni discende l’appello ai Senatori per arrivare ad uno stralcio dell’articolo della Comunitaria che porterebbe a questa modifica, muovendosi invece per un recepimento delle indicazioni UE che possa continuare a garantire quanto previsto dalla Legge 185 del 1990 considerata in Italia e all'estero un modello a livello internazionale per i divieti che impone ai trasferimenti (verso paesi in conflitto, dove si registrano violazioni dei diritti umani) e per le rigorose procedure che accompagnano l’iter autorizzatorio.


La lettera, accompagnata da una scheda di approfondimento (“ La legge comunitaria 2010 e le modifiche alla legge 185 del 1990 sui trasferimenti di armi!”) elaborata dall’Istituto di Ricerche Archivio Disarmo, è una presa di posizione ufficiale della Rete Italiana per il Disarmo ed è stata sottoscritta da:


Marta Abinti, Presidente “Coordinamento Comasco per la Pace”
Fabrizio Battistelli, Presidente “Archivio Disarmo”
Sergio Bergami, Presidente “MIR - Movimento Internazionale della Riconciliazione”
don Albino Bizzotto, Presidente “Beati i costruttori di Pace”
Enrico Maria Borrelli, Presidente “Forum per il Servizio Civile”
don Nandino Capovilla, Coordinatore nazionale di “Pax Christi Italia”
Alfredo Cucciniello, Responsabile nazionale “Dipartimento Pace e stili di vita Acli”
Simone Del Curto, Presidente “Agenzia per la Pace Valtellina, Valchiavenna e Alto Lario”
don Tonio Dell'Olio, Responsabile “Libera International”
Giuseppe Farina, Segretario generale “Fim-Cisl”
Luigi Idili, Presidente di “Mani Tese”
Alessandro Marescotti, Presidente “Peacelink”
Alessandra Mecozzi, responsabile “Ufficio Internazionale – FIOM”
Andrea Olivero, Presidente nazionale “Acli”
Licio Palazzini, Presidente “Arci Servizio Civile”
Massimo Paolicelli, Presidente “Associazione Obiettori Nonviolenti”
Carlo Tombola, Coordinatore scientifico “OPAL - Osservatorio permanente sulle Armi Leggere”
Riccardo Troisi, Presidente “Consorzio Città dell'Altreconomia”
Mao Valpiana, Presidente “Movimento Nonviolento”
Francesco Vignarca, Coordinatore “Rete Italiana per il Disarmo”
Paola Villa, Presidente “IPSIA”
padre Fernando Zolli, Commissione GPIC della Conferenza degli Istituti Missionari in Italia

Nessun commento:

Posta un commento